Verdi, Leoncavallo, Rossini, Haendel , Mozart e altri autori, risplendono nel tocco raffinato degli interpreti forti di un linguaggio teatrale, nuovo, contaminato, ma comunque di prezioso contenuto drammaturgico.
Eleganza e humor sottile caratterizzano l’ensemble, maschile in prevalenza, di performers “sui generis” diversi tra loro per linee, gestualità, fisicità e virtuosismo, capaci di coniugare la più classica delle tradizioni con gli stili di danza più all’avanguardia, un unicum nel momento corale della coreografia costruita tra tulle mobili e siparietti remotati, in un “particolare” impianto scenico.
HOPERA, apprezzato fin dal suo debutto a Pechino e Shanghai, per la levità coreografica e l’arguzia con cui Federica Galimberti con de Virgiliis e Di Luzio ne hanno costruito l’architettura, è un cambio di prospettiva nell’approccio al patrimonio musicale colto da godere nella sua viva ‘freschezza’ e attualità, che avvicina così mondi diversi e lontani e contagia tutto il pubblico nel sorriso e nella leggerezza.