Gelsomina e Zampanò
Al centro della coreografia due personaggi felliniani, Gelsomina e Zampanò, i quali incarnano due diversi modi di intendere la vita e la relazione con “l’altro”, due visioni che stanno agli estremi opposti ma che insieme sanno creare qualcosa di unico poiché in grado di arricchirsi reciprocamente. Non vi è solo la narrazione del peregrinare degli artisti da un borgo all’altro al fine di guadagnare del denaro ma una denuncia, non dichiarata in maniera esplicita della condizione della donna nel tessuto sociale che viene spesso prevaricata da un’apparente forza maschile che spogliata da orpelli e sovrastrutture rivela la sua condizione reale.
A partire dalle affascinanti note di Ennio Morricone, tramite la multidisciplinarietà e l’uso dei trampoli i due coreografi mettono in evidenza una delle dinamiche più comune all’interno di una coppia quella del dis-equilibrio, che porta la donna ad una visione amplificata dell’uomo travisandone atteggiamenti e gesti. Il ritorno ad uno stato di equilibrio si manifesta in una condizione di parità dove le differenze sono risorse e la forza risiede nei sentimenti e non nel “genere”.
Concept: Patrizia Salvatori
Coreografia: Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati
Disegno luci: S.S.Service di Marco Giamminonni
Musiche: AA.VV.
Durata: a seconda della programmazione da 12 a 25 minuti Produzione sostenuta da: GDO – Gruppo Danza Oggi, MIC art.25
Non – Due
Due un numero completo, divisibile, due parti spesso antagoniste o complementari, l’uomo e la sua continua ricerca nell’unire quelle due parti; come l’anima e il corpo, in continua ricerca dell’unione e dell’accordo fra esse, ricercando quel senso di completezza.
E se invece questo continuo dualismo dell’uomo non esistesse, se l’uomo fosse giusto così, con l’anima e il corpo che riescono ad accettarsi, senza ascoltare altre voci, senza dubbi, senza scelte, senza divisioni, senza le due parti antagoniste.
“NON-DUE” un viaggio verso se stessi, dove viene mostrato un solo corpo, ed una sola anima, alla continua ricerca della completezza, come fosse un malattia, un ossessione, una frustrazione, ma “NON-DUE” vuole anche mostrare quella singola persona poi completa, nonostante tutto, che dialoga con se, si accetta e si completa da sola non in due, LEI giusta e completa.
Coreografia: Monica Castorina
Danza: Monica Castorina
The Conversation
Due esseri viventi inconsapevoli di cosa esista oltre loro stessi, attratti da un’energia si incontrano in una conversazione silenziosa che li porta ad esplorare la bellezza e insieme la difficoltà di condividere il proprio spazio personale. Questo equilibrio sottile viene spezzato dall’istinto di prevalere sull’altro: il non ascolto e la non empatia li portano a ostacolarsi a vicenda e a reprimere le proprie libertà.
Tramite il distacco ritrovano la propria individualità e comprendono la necessità di relazionarsi l’un l’altro ma questa volta con una consapevolezza matura, in una conversazione non più sorda ma profondamente intima.
Coreografia: Matteo Patruno e Alessandra Ruggeri
Danza: Matteo Patruno e Alessandra Ruggeri
DEUX
Coreografia: Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati
Danza: Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati
Outside In
Parla di una storia.
Parla di una storia di una coppia.
Parla di una storia di coppia e di alcuni episodi di vita insieme.
Attraverso una visione che si muove tra la realtà esterna e quella interna, in modalità “rewind” che riavvolge la pellicola, il nastro musicale della loro storia, la coppia prova a capire il percorso fatto insieme guardando con occhi diversi, da prospettive diverse, e in profondità dell’anima.
Una visione che ripercorre sfiorando, toccando, graffiando i momenti di vita insieme: dall’innamoramento alle incomprensioni, dal sentirsi invincibili pronti a conquistare il mondo insieme sostenendosi, costruendo, sognando al senso di fragilità che tutto fa tremare, al senso di attesa che tutto sospende in attesa di essere disperso o vissuto insieme.
Tutto questo accompagnato da generi musicali che accompagnano in modo spontaneo lo spettatore all’interno della storia , una storia che attraverso l’antico linguaggio della danza, lo porterà a sentirsi coinvolto e magari a riconoscersi in un’emozione, qualunque essa sia, anche solo per un momento
coinvolgendolo e…e vi coinvolgerà ,ritrovandovi e riconoscendovi probabilmente nella storia , almeno per un momento.
Coreografia: Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati
Danza: Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati